Ho studiato Lettere Moderne, mi sono laureato nell’aprile del 2000 con una tesi sulla Storia del Teatro. All'università, tra gli esami più importanti che ho dato ci sono Storia del Teatro, Storia e Critica del Cinema, Storia della Musica Moderna, Filologia Musicale, Storia della Letteratura (in particolare italiana), Storia dell'Arte Contemporanea, Storia dell’Architettura, Estetica. Nel frattempo, al di fuori dell'università, ho frequentato dei corsi di regia, montaggio cinematografico, e corsi di teatro. Questo mi ha dato la possibilità di mettere in relazione la pratica con quello che studiavo come teoria, storia e analisi critica; era l'obiettivo fin dall'inizio, nel senso che pensavo di avere bisogno di una base teorica e storica, una conoscenza della storia delle arti, per poter poi entrare in rapporto con la realizzazione nelle arti. Sempre dall'inizio, c'era l'idea di intervenire in diverse direzioni: il teatro, che mi interessava prima di tutto come attore e poi anche da regista; il video, in piena esplosione in quegli anni ’90, quindi mi sono interessato subito specialmente al video sperimentale, al documentario; e poi anche al video comico, e dagli anni Duemila al video blog; tutto questo è confluito a partire dagli stessi anni Duemila nella realizzazione di oggetti filmici indefiniti, al confine tra l'arte e la video art; la scrittura, con racconti e testi teatrali; la critica d'arte, con studi analisi e approfondimenti sul cinema, il teatro, l'arte e in generale la cultura. Queste attività sono tutte parte dello stesso intervento sul reale.

Alla base di tutto, c'è l'intenzione di descrivere il reale, di conservarlo, in tutti i modi possibili, e di interagire con il reale. Il mezzo cambia, come anche le forme alcune delle quali sono specifiche al relativo mezzo.

La scelta di usare i nomi della mia famiglia materna per questo blog, e per certi lavori, è dovuta alla vicinanza a questa parte della mia famiglia. La descrizione del reale e l'intento di conservarlo, è parte anche dei libri di mia madre; ha scritto due libri, uno di racconti, dove sono descritti i fatti e la vita della sua famiglia, contadini nella campagna toscana, decenni fa; il secondo, è un libro di ricette di cucina delle famiglie Ulivieri e Scardigli e ricordi in forma di racconto. Libri che sono stati scritti con l'intento di far conoscere a me e a mia sorella la storia della nostra famiglia, e di tenere traccia delle nostre importanti tradizioni, cucina, e storia passata.

Un'altra caratteristica del mio lavoro è l'importanza e l'attenzione alla forma; una lunga parte dei miei studi sono stati sulle avanguardie, i surrealisti, i dadaisti, e specialmente i futuristi; credo che senza una nuova ricerca, e una forma che ricerca, non c'è la possibilità di una arte nuova, nel senso che senza fare attenzione alla forma, e alla ricerca, la conseguenza è un'arte che si limita al solo contenuto, oppure alla copia del passato, e in questi casi l'arte è di solito molto vicina allo zero, o alla ripetizione del "già fatto", e alla stasi.




Le attività recenti



Materiale video senza titolo


Una grande parte delle mie attività, dal 1992, è stata registrare, riprendere e conservare il reale che avevo intorno. Tutte queste immagini compongono un lungo, lunghissimo video ininterrotto, raccolto sotto la denominazione di "Materiale video senza titolo", citando l'uso del termine nella pittura; è un materiale senza una vera forma precisa, in senso cinematografico classico, ma staziona in una specie di terra nullius, di "terra di nessuno" tra il cinema, l'arte, la sperimentazione, il video diario, il video familiare, la documentazione, il video blog.

Una
pagina di descrizione del progetto è qui; l’elenco aggiornato di questo Materiale video senza titolo è a questa pagina; i video sono qui, sull'Internet Archive. C'è la possibilità, sull’Internet Archive, di selezionare i video per ordine di tempo cliccando su "date archived", in questo modo, i video più recenti vengono mostrati in alto.



FLORENTIA foto 4


Un fotogramma da "Gli ultimi giorni - IV - Tramonto degli Uffizi", che è parte della serie Materiale video senza titolo.




Le ventiquattr'ore


E' il mio primo libro, una raccolta di 24 racconti. L'idea è di recuperare alcune influenze dall'arte e della letteratura medievale, quando i libri erano scritti con una attenzione a concetti come le ore del giorno, i mesi o altre misure matematiche; nella letteratura, tra gli esempi più alti abbiamo evidentemente i 100 canti dell'Inferno di Dante, o le dieci giornate del Decameron; nell'arte, un esempio è le Très Riches Heures du Duc du Berry, una delle vette del Gotico Internazionale. Ho cercato di avere la stessa meticolosa descrizione della vita che si faceva allora, in questi capolavori medievali; persone, luoghi, fatti, casi e accidenti sono registrati nel libro, ambientato tra la fine del Novecento e il 2020. Una particolare attenzione è stata data alla forma; ognuna delle 24 storie è scritta in uno stile differente, in un italiano differente, e i racconti sono di diversa lunghezza, qualcuno con parti in altre lingue, specialmente il francese. L'intenzione era di fare un vasto affresco dell'epoca, come, ancora, in certa arte Gotica; è il ritratto di un mondo in declino, come si è venuto configurando dopo la lenta fine dell'età dell'oro del dopoguerra con il suo benessere diffuso, e la crisi che ci ha portato al mondo attuale, crisi che non è ancora finita e che è, anche questa, ritratta nel libro.

Se ci sarà la possibilità, mi piacerebbe molto far tradurre il libro in francese e inglese; il libro è però molto lungo, scritto in stili differenti e in generale non facile da leggere anche in italiano, quindi una traduzione prenderebbe moltissimo tempo, e certamente un mucchio di risorse, quindi non so proprio quando queste traduzioni saranno possibili. Comunque, questo è un progetto capitale per me, e come i libri medievali, è una specie di "summa" della mia attività nell'arte; nel lavoro, ci sono influenze continue, insieme alle già citate dall'arte e dalla letteratura medievale, il realismo e il modernismo (Tozzi e Joyce su tutti), scrittori del dopoguerra come Piero Chiara, il cinema italiano, l'arte francese (specialmente l'impressionismo) o l'arte delle avanguardie storiche e espressionista.

Un racconto del libro è in pdf scaricabile
a questa pagina.

Il libro è in vendita a 15 euro; chi è interessato a comprarlo può mandarmi una mail a albertobrogi@yahoo.it.



fotogramma presentazione libro


Il video con la presentazione del libro è a questo link https://archive.org/details/le-ventiquattr-ore-presentazione



LE 24 ORE foto


La copertina del libro "Le ventiquattr'ore"







La relazione con la tradizione


La famiglia, il luogo di origine, le tradizioni, e altri concetti connessi, come l'arte e la letteratura del mio luogo di origine - il Rinascimento, l'Umanesimo - hanno sempre avuto una grande importanza nella mia attività, una importanza centrale, capitale. E' probabilmente normale perché la mia famiglia è sempre stata contadina, e tutta la loro vita ruotava intorno al loro lavoro, con una forte relazione con la terra, come è ovvio. Ora tutto questo è finito e io sono stato il primo della mia famiglia a perdere il contatto con il mestiere dei miei parenti, ma la cultura nella quale sono cresciuto era la stessa, a cominciare dalla cucina fino alle regole di comportamento, alla importanza data alla parentela, la famiglia e i legami di amicizia. Quindi la tradizione è parte di quello che faccio e spesso è "dentro" quello che faccio, e è lo stesso per il luogo di origine. L'arte del mio luogo di origine è spesso dentro i miei video, è parte dei video, è spesso causa dell'idea dei video e è una parte compositiva dell'immagine.
In tutto questo alla base c'è un rifiuto del tempo; l'idea è che mantenere il legame con il passato, terrà il passato vivo, e trasmesso al futuro, in una maniera.


Progetti che riguardano in particolare la famiglia:


Immagini e documenti dalla storia familiare sono parte di un largo progetto concettuale che prevede di preservare sia i resti materiali sia la memoria del tempo. L'intenzione è di salvare tutti gli oggetti del passato familiare - giocattoli, quaderni di scuola, mobili, stoviglie, vestiti, e innumerevoli altre cose che arrivano direttamente dagli anni sessanta, settanta, e spesso prima. L'intenzione è di mantenere la storia della famiglia il più che possibile e di salvare, con gli oggetti materiali, anche la sua memoria.
Una parte speciale del progetto sono le immagini. Abbiamo circa 2000 fotografie e pressapoco lo stesso numero di diapositive, che documentano la vita di una famiglia toscana che abitava nel nord Italia per lavoro, e che faceva spesso viaggi in Toscana, considerata sempre la propria vera casa, e dove saremmo ritornati definitivamente a abitare nel 1981.



motog


piazzale 1


cortile davanti