Un racconto dal libro
Ambientato a Arezzo, tra la fine degli anni novanta e la fine del primo decennio del duemila.
Le ventiquattr’ore - racconto 18 - pdf
Ricordi - mostra di pittura
Foto e video dell’evento saranno poi pubblicati qui sul sito.
Qui sotto la locandina.
Materiale video senza titolo, informazioni
Nello stesso momento, fino dal principio dovevo riprendere perché mi rendevo conto che avevo una possibilità che non era stata data a nessuno, prima degli anni ottanta. Infatti, i famosi filmini in pellicola, il super 8, degli anni sessanta e settanta, per quanto diffusi, non andavano mai oltre i pochi minuti, a causa dei costi. L’elettronica, con la registrazione su nastro vhs per esempio, aveva improvvisamente dato la possibilità di riprendere per ore, a costi ridottissimi, perché le cassette vhs costavano poco.
Adesso, ho circa un migliaio di ore di girato, e è questo materiale che compone via via i video appunto definiti “Materiale video senza titolo”
Cosa sono quindi questi video?
Come scritto sopra, non credo sia facile a dirlo. Non sono più video nel senso di documentari; non hanno più quella forma, nemmeno lo stile del documentario, del “film” in forma di documentario, del cortometraggio, anche di pochi minuti. E del resto non hanno senso come documentari, perché non lo sono.
Non è un video diario; non nel senso che si dà a questo termine come il “vecchio” diario scritto, che si usava una volta.
Non sono video blog; questa forma espressiva, cominciata nei primi degli anni duemila, è comunque diversa, lasciando stare che ormai non la pratica più nessuno, con i social che hanno preso il suo posto, e l’alluvione di video riprese su instagram per esempio.
Fin dall’inizio, fin da quando ho cominciato a raccogliere tutte quelle riprese in una categoria a parte, che appunto ho chiamato “Materiale video senza titolo”, nel 2005, c’è stato un referente all’arte. Persino il nome. Di quadri dal titolo “Senza titolo” è piena la storia dell’arte. Che cosa facevo io, se non produrre qualcosa del genere? Cioè un lavoro, che fosse la mia attività, che la rispecchiasse. Erano realizzazioni artistiche che facevo, senza volere una etichetta. Questo evidentemente mi permetteva una maggiore libertà. Tanto per cominciare il cortometraggio ha delle regole. Non si lasciano andare le riprese per minuti per esempio, mentre quello io volevo fare. Erano documentazione, come quelle dei filmini familiari che si facevano appunto a partire dagli anni ottanta con le vhs, telecamerine economiche. Dovevano quindi recuperare il senso continuo, dello scorrere del tempo e a quello adattarsi, su quello improntarsi. Insomma uscivo da tutte queste regole del genere per avvicinarmi a una realizzazione artistica che non fosse più legata al film al documentario all’audiovisivo normale.
Infatti è una specie di “opera”, che si accumula e che procede, di pari passo con il procedere degli anni, senza che si veda bene la fine. Sono lavori singoli ma in sostanza tutti legati gli uni con gli altri. Sono di fatto finiti in un luogo generico al limite della video art, e sostanzialmente dentro. Se una definizione può essere fatta, sono dei manufatti d’arte, e a quella categoria vanno iscritti; tenendo conto che molta della arte degli ultimi sessanta anni è andata in un territorio fuori delle pratiche abituali, fino all’inclassificabile, e si è caratterizzata appunto per espandersi, per andare dalla pittura e dalla scultura “classiche” verso le forme multimediali e extramediali, in molti casi arrivando al limite del teatrale; la performance, l’happening, l’arte concettuale, la poesia visiva, l’arte nel sociale, l’opera ambiente. Io ho fatto il percorso inverso. Cioè dal film, dal documentario, magari sperimentale, ho passato la linea di confine dopo il quale l’oggetto visivo non è più cinema nemmeno sperimentale ma è altro. Con differenze da video a video: ci sono dei video che tendono al film, avendo caratteri più spiccati di film, di cortometraggio, insieme agli altri detti sopra, altri video hanno più l’influenza del video blog, del video diario; altri dell’istallazione, della video arte; altri del teatro o del teatro filmato; altri che riprendono i modi i fini e il linguaggio dei filmini familiari, quelli fatti appunto a tonnellate con le telecamerine turistiche; altri hanno anche un che di televisivo, rimandi o ricordi di cose anche quelle poco classificabili passate in televisioni, specialmente quelle con venature comiche o surreali, da avanspettacolo. Tutti sono un miscuglio di tutte queste cose, con appunto caratteri più o meno pronunciati.
Tutto questo si evolve e procede, va avanti, di pari passo con le dotazioni tecnologiche che mi sono state messe a disposizione, sulle quali ho immediatamente pensato come fare per svilupparle all’interno di un discorso teorico, di concetto espressivo, artistico, formale.
Le riprese in vhs - I - Borgo Stella - 19’06
Le riprese in vhs - I - Borgo Stella - 19’06
Sacer - 5’33
Gramsci - 4’13
Materiale video senza titolo
Il volume a volte è piuttosto basso; va aumentato quando c’è necessità.
Prima dei link, due parole di spiegazione per orientare tra tutti questi video che sono adesso una sessantina.
Uno dei primi è stato il “Tramonto dell’autostrada”; è tutt’ora uno dei più emblematici, per capire che cosa sono questi video.
“Le riprese in vhs - I - Borgo Stella” è uno dei video fatti con registrazioni in vhs; importante anche il testo di descrizione, che integra il video, sulla pagina dell’Archive.
“Ultime cene nella rue Breguet” è un capitolo della serie “Ultimi giorni della rue Breguet”, al momento l’unico realizzato; ho documentato in uno stile tra il video blogger il video diario e l’oggetto visivo inclassificabile le ultime ore nella casa di Parigi, dove ho abitato vari anni, fino appunto al febbraio del 2008.
Molti video sono legati a Firenze, cioè sono realizzati in vari luoghi della città, che peraltro a volte danno anche il titolo al video stesso; fanno parte di una specie di subserie, sono quindi legati gli uni agli altri, oltre che più in generale con tutto il resto del Materiale video senza titolo. Sono realizzati in momenti diversi e in anni diversi; come sono diverse le motivazioni, a volte. La relazione con la città è al centro dei video, vista e descritta con la macchina da presa. La durata è tra i due e gli otto minuti. Non c’è parlato, se non ambientale. Difficile tirare fuori da tutti questi video una selezione rappresentativa, dato che è un lavoro corale, nel più vastamente corale Materiale video senza titolo; i video del 2011 hanno una tensione particolare, potrei citare “D’Azeglio”, “8 ottobre”, “Introibo ad altare dei”; tra quelli più recenti, meno introspettivi, e più rivolti a indagare la città, più oggettivi, tanto che io spesso nelle riprese non ci sono, “Ricasoli”, “Matteotti”, “Giordano”. Il testo di accompagnamento è parte a pieno titolo del lavoro, che in sostanza spesso si qualifica come un’opera ibrida, di due pezzi componibili, considerabili anche in modo indipendente (il testo e l’oggetto visivo).
“Gli ultimi giorni” - I - II - III - IV - sono una serie, al momento provvisoria, di quattro video, realizzati con la telecamera di un cellulare; si usa qui questa forma di descrizione del mondo, particolarmente adatta in senso stilistico, formale, dunque espressivo.
Spesso come detto sopra, in diverse di queste pagine, un testo di accompagnamento integra e svolge il discorso del video, implicito o esplicito nel video stesso; a volte dà un semplice contributo informativo; a volte sviluppa temi e argomenti anche a latere con osservazioni e considerazioni più lunghe, come nel caso di “Le riprese in vhs Borgo Stella”. I testi quindi, tranne quelli semplicemente informativi, sono parte imprescindibile del lavoro, vanno considerati come elementi parte della struttura più generale espressiva.
Quasi sempre, dove il testo manca, è perché ancora non realizzato.
Di seguito i link ai video, in ordine di realizzazione.
In ordine, titolo, durata, data di realizzazione (in genere delle riprese, il montaggio può essere stato fatto anche anni dopo), link.
PIAZZA S CROCE - 2’49 - agosto 24 - https://archive.org/details/piazza-s-croce
GHIACCIAIE - 5’09 - agosto 24 - https://archive.org/details/GHIACCIAIE
TRENTO - 2’45 - agosto 24 - https://archive.org/details/trento_202409
ROBBIA - 2’43 - agosto 24 - https://archive.org/details/ROBBIA
CAVOUR - 4’32 - giugno 24 - https://archive.org/details/cavour_202408
PIAZZA D’AZEGLIO - 3’03 - maggio 24 - https://archive.org/details/piazza-d-azeglio
LIBERTA’ PARTERRE - 4’38 - aprile 24 - https://archive.org/details/liberta-parterre
MATTEOTTI PARI - 3’29 - luglio 24 - https://archive.org/details/matteotti-pari
MATTEOTTI DISPARI - 2’39 - maggio 24 - https://archive.org/details/matteotti-dispari
IV - SANTISSIMA ANNUNZIATA - 3’01 - luglio 24 - https://archive.org/details/iv-santissima-annunziata
MAZZINI - 2’23 - giugno 24 - https://archive.org/details/mazzini_202407
SEGNI - 4’26 - giugno 24 - https://archive.org/details/SEGNI
II - SANTISSIMA ANNUNZIATA - 3’14 - aprile 24 - https://archive.org/details/ii-santissima-annunziata
VESPUCCI - 3’01 - aprile 24 - https://archive.org/details/VESPUCCI
DUOMO - 3’43 - aprile 24 - https://archive.org/details/DUOMO
SACER - 5’33 - maggio 24 - https://archive.org/details/SACER
LE RIPRESE IN VHS - I - BORGO STELLA - 19’06 - 2010 11 - https://archive.org/details/le-riprese-in-vhs-borgo-stella
GRAMSCI - 4’13 - maggio 24 - https://archive.org/details/gramsci_202405
GIORDANO - 3’31 - maggio 24 - https://archive.org/details/giordano_202405
MATTEOTTI - 8’22 - maggio 24 - https://archive.org/details/MATTEOTTI
RICASOLI - 3’27 - maggio 24 - https://archive.org/details/RICASOLI
SAN LORENZO - 3’45 - maggio 24 - https://archive.org/details/san-lorenzo_202405
S CROCE - 3’42 - aprile 24 - https://archive.org/details/s-croce
PORTA S GALLO - 4’10 - aprile 24 - https://archive.org/details/porta-s-gallo
DEI GENITRICI - 3’26 - aprile 24 - https://archive.org/details/dei-genitrici
ULTIME CENE NELLA RUE BREGUET - 29’32 - novembre 23 - https://archive.org/details/ultime-cene-nella-rue-breguet
CARTE D’IDENTITE - 3’04 - settembre 23 - https://archive.org/details/carte-d-identite
TRES JOLIE - 5’10 - settembre 22 - https://archive.org/details/tres-jolie
LAVAGNINI - 3’59 - settembre 22 - https://archive.org/details/LAVAGNINI
AFFRICO - 5’29 - settembre 22 - https://archive.org/details/AFFRICO
LETTERE - 2’48 - settembre 22 - https://archive.org/details/lettere_202209
GLI ULTIMI GIORNI - IV - TRAMONTO DEGLI UFFIZI - 2’50 - aprile 22 - https://archive.org/details/iv-tramonto-degli-uffizi
GLI ULTIMI GIORNI - III - CAPO DI MONDO - 7’ - aprile 22 - https://archive.org/details/iii-capo-di-mondo
GLI ULTIMI GIORNI - II - FLORENTIA - 5’27 - aprile 22 - https://archive.org/details/ii-florentia
GLI ULTIMI GIORNI - I - SANTISSIMA ANNUNZIATA - 7’06 - aprile 22 - https://archive.org/details/i-santissima-annunziata
NUU FORTEZZA VIDREC0007A - 2’56 - aprile 22 - https://archive.org/details/vidrec-0007-a
PERSEO - 4’26 - novembre 21 - https://archive.org/details/perseo_202111
SMN - 3’53 - novembre 21 - https://archive.org/details/smn_20211103
SAN GALLO - 4’13 - novembre 21 - https://archive.org/details/s-gallo
LA MANDORLA DEL DUOMO - 4’38 - ottobre 21 - https://archive.org/details/la-mandorla-del-duomo
TRAMONTO DEL VIADOTTO - 5’53 - ottobre 21 - https://archive.org/details/tramonto-del-viadotto
INDIPENDENZA - 5’07 - ottobre 21 - https://archive.org/details/indipendenza_202110
VIA DELLA MATTONAIA - 5’48 - ottobre 21 - https://archive.org/details/via-della-mattonaia
IL PICCIONE DEL DUOMO - 4’18 - settembre ottobre 21 - https://archive.org/details/il-piccione-del-duomo
FORTEZZA - 5’15 - settembre ottobre 21 - https://archive.org/details/FORTEZZA
8 OTTOBRE - 3’32 - ottobre 21 - https://archive.org/details/8-ottobre
LAMARMORA - 5’10 - settembre ottobre 21 - https://archive.org/details/LAMARMORA
D’AZEGLIO - 5’14 - settembre ottobre 21 - https://archive.org/details/d-azeglio
S. NICCOLO’ - 2’52 - settembre ottobre 21 - https://archive.org/details/s.-niccolo
DOGANA - 4’30 - settembre 21 - https://archive.org/details/DOGANA
PRIVILEGE - 4’39 - settembre 21 - https://archive.org/details/privilege_202110
S. FIRENZE - 5’14 - settembre 21 - https://archive.org/details/s.-firenze
IL CUORE DI FIRENZE - 3’12 - settembre 21 - https://archive.org/details/il-cuore-di-firenze
VIA MANNELLI - 8’26 - settembre 21 - https://archive.org/details/via-mannelli
INTROIBO AD ALTARE DEI - 5’05 - agosto 21 - https://archive.org/details/introibo-ad-altare-dei
I MIEI DESIDERI - 2’33 - agosto 21 - https://archive.org/details/i-miei-desideri
MADONNA DELLA TOSSE - 3’47 - agosto 20 - https://archive.org/details/madonna-della-tosse
LA GITA A BOLOGNA - 6’40 - agosto 20 marzo 11 - https://archive.org/details/la-gita-a-bologna
DERNIERES JOURS DE LA RUE BREGUET - IL BAGNO - 7’14 - luglio 20 gennaio 08 - https://archive.org/details/dernieres-jours-de-la-rue-breguet-il-bagno
PONTE VECCHIO OVER TROUBLED WATER - 3’12 - settembre 19 - https://archive.org/details/materialevideosenzatitolotroubledbridge
TRAMONTO DELL’AUTOSTRADA - 22’22 - aprile 06 - https://archive.org/details/TramontoSullautostrada
Tramonto dell’autostrada
Bilancio
Questo blog arriva dopo tutta una serie di spettacoli teatrali, video, documentari, testi e altre cose, che in forme diverse e con risultati differenti porto avanti dal 1991. Ce n’è di che fare un bilancio, aggiornato adesso al 2024, e partendo da questo impostare i prossimi lavori.
Negli ultimi anni ho ripreso il teatro, che avevo lasciato da parte negli anni Duemila. Nello specifico sono stati fatti tre spettacoli al Caffè degli Artigiani a Firenze. Un monologo, “La minestra di fagioli”, si potrebbe definire una commedia ma con un solo attore. Uno spettacolo di cabaret, “Zold out”, anche questo da solo. Uno spettacolo in forma di festa dai tratti surreali, il “Principato della Passera”, dove ho coinvolto amici che lavorano e frequentano il Caffé degli Artigiani, poi replicato l’anno successivo. Sono stati tre spettacoli dove mi sono cimentato in forme teatrali che da molto tempo avevo voglia di provare. Sono questi e altri spettacoli ancora in lavorazione, da ripetere o da fare, ma ho fermato tutto dopo l’inizio della pandemia.
La pausa nell’attività teatrale è servita per finire il libro “Le ventiquattr’ore”. All’inizio, era uno dei tanti progetti, cominciato a Parigi nel 2003 appena ho avuto a disposizione un computer portatile, ma poi ha preso sempre più spazio, fino a allargarsi in un lavoro importantissimo per l’impegno che ha richiesto e il tempo che ci ho dedicato. Il risultato è un libro di 600 pagine con ventiquattro racconti, ambientati in vari luoghi e tempi, dagli anni ottanta al 2020. Il libro è stato presentato al Caffè degli Artigiani a luglio del 2023, quindi dopo circa venti anni dalla stesura delle prime righe dei racconti. Ho tentato di dare una descrizione della realtà, sulla linea di quello che faccio nei video e nel teatro. C’è quindi una specie di ritratto di un’epoca, nelle intenzioni. Vuole essere un larghissimo affresco della mia e delle generazioni subito successive, con cui mi è capitato di dividere molto, a partire dall’università, avendo fatto molti anni fuori corso. Il libro è in vendita a 15 euro; chi è interessato può mandarmi una mail a albertobrogi@yahoo.it.
Il progetto che in questi anni, specie dopo aver finito il libro, mi ha occupato di più è la realizzazione di video, che sono finiti dentro “Materiale video senza titolo”. Questa esattamente come il libro, partita come iniziativa tra molte altre, ha finito per prendere uno spazio enorme e sostanzialmente nell’inglobare anche molti filmati che ho registrato, in vhs e altri formati, dal 1992 in poi, anno in cui ho comprato la prima telecamera. Ho messo online diversi video sull’Internet Archive, che per chi non la conoscesse è una sorta di biblioteca pubblica di internet, no profit, e quindi a disposizione di tutti gratuitamente per la visione, senza pubblicità. Si possono anche scaricare. Maggiori informazioni sul progetto alle pagine dedicate al Materiale video senza titolo su questo sito, qui informazioni generali, qui link ai video con descrizioni in dettaglio.
Ho scritto una serie di altri testi, recensioni teatrali, e critiche sulla letteratura contemporanea, l’editoria e altri argomenti di cultura. Avrei dovuto scrivere più spesso e con continuità cose del genere, e pubblicarle anche qui in questo blog, che quindi avrebbe dovuto essere aggiornato spesso, ma la realizzazione dei video e la scrittura del libro in pratica hanno preso quasi tutto il tempo degli ultimi mesi. Diversi testi scritti li ho messi in formato pdf sull’archive. La parte di riflessione e di vera e propria critica teatrale cinematografica artistica eccetera, la considero parte integrante delle attività di intervento nelle arti, tanto che non vedo la differenza con il fare video teatro o la scrittura del libro “Le ventiquattr’ore”. La mia formazione è di storico delle arti, in particolare nella materia in cui mi sono laureato e cioè Storia del Teatro; sarei, o potrei essere, per la formazione che ho avuto, un critico teatrale, o un ricercatore di storia del Teatro. Peraltro, molto centrato sulla militanza; le insegnanti di Storia del Teatro con cui a Siena ho dato tre esami e la laurea, erano una critico militante oltre che storico del teatro, Lia Lapini; l’altra, oltre che storico del teatro, anche autrice di testi per il Teatro Povero di Monticchiello, sul quale mi sono laureato. Per me non cambia nulla: scrivere testi di analisi e di critica sul teatro il video l’arte in genere è semplicemente portare avanti lo stesso discorso dei video del teatro dei racconti eccetera, in un’altra forma.
Ci sono stati altri progetti importantissimi in questi anni. Il più importante è stata la realizzazione dei video per la parte di documentazione tramite filmati del libro di ricette storiche della mia famiglia scritto da mia madre, “Coccole di cipresso”. Sia in questo che nel suo libro precedente, di racconti sulla memoria della famiglia, “Candele di ghiaccio”, ho aiutato nella impaginazione e scrivendo anche le presentazioni. Ce li siamo stampati da soli, dato che nessuna delle case editrici che abbiamo contattato era interessata. Lo stesso ho fatto per il mio libro di racconti, in questo caso non ho nemmeno cercato una casa editrice dato che non ne volevo proprio sapere, i motivi stanno in questo articolo.
Nel bilancio ovviamente vanno anche le cose che ho fatto anni fa; ho messo su moltissime iniziative, spettacoli, scritti, video, che non rientrano nella lista riportata sopra; ci sono gli spettacoli realizzati negli anni novanta, di cui ci sono documentazioni video, il fotogramma sotto viene per esempio da uno spettacolo del 1993.
Prove di “Angelica, Augusta”, atto unico rappresentato a Siena negli anni ’90, nello spettacolo intitolato “Sei atti unici”. Nella foto, a sinistra Eduardo (Santoro)
Presentazione
PRESENTAZIONE DEL BLOG
Sembra effettivamente strano che il blog di uno che si chiama Brogi, abbia come titolo Ulivieri Scardigli. In realtà sono sempre miei nomi, perché Ulivieri era il nome di mio nonno da parte di madre e Scardigli di mia nonna, sempre da parte di madre. Questi due nomi sono sempre stati presenti, nella storia della famiglia, almeno quanto Brogi e a volte, spesso, anche di più. Con il tempo hanno assunto un aspetto quasi mitico, legati come sono alla storia e alle vicende personali di chi quei nomi li ha portati e ce li ha lasciati in eredità, cioè quelle persone nate tra la fine dell'ottocento e gli inizi del novecento, che hanno affrontato ogni sorta di avventura, in un mondo che era agli occhi miei altrettanto mitico, le storie evidentemente della guerra, ma non solo, le emigrazioni, il duro lavoro nei campi, o nelle mille attività che i miei predecessori hanno fatto.
La storia delle due famiglie Ulivieri Scardigli, almeno una parte della storia è stata scritta da mia madre in una serie di racconti, il libro si chiama Candele di ghiaccio. In realtà mia madre lo ha scritto per trasmettere meglio, per far conoscere a me e mia sorella appunto proprio quegli aspetti, certi momenti che nei racconti orali non era capitato di toccare. E' un libro completamente sprovvisto di tutta l'enfasi che molto spesso capita di vedere in parecchi libri che partono da fatti autobiografici. C'è solo la narrazione, il racconto scarno e diretto dei fatti, con il linguaggio altrettanto scarno riportato così com'è, o meglio bisognerebbe dire com'era, dato il carattere in parte almeno cambiato nel toscano di quella Valdelsa fiorentina, non parliamo poi della lingua mia che è ancora più distante dato che io in Toscana non ci sono nemmeno nato. Il libro quindi mi è sembrato impressionante, tanto è netta la sensazione di una restituzione spoglia e essenziale dei caratteri, dei fatti e del linguaggio di persone che io ho anche avuto modo di conoscere, almeno qualcuno di loro, per fortuna.
Ecco quindi che risistemando il mio sito personale, albertobrogi.it, che contiene più o meno tutto quello che ho fatto dagli anni novanta in poi, c'era il bisogno di aggiungere una parte più facilmente modificabile, anche in forma di blog dove fossero possibili anche commenti. Infatti albertobrogi.it è realizzato con un vecchia versione di un software non adatta a un aggiornamento frequente e all'aggiunta di testi e commenti. Da qui l'idea di scindere il sito personale in due parti, come peraltro di due parti almeno è composta la mia identità, quella dei Brogi, che abitavano da sempre a pochi metri dal paese di Montaione, e dell'altra parte, le famiglie Scardigli e Ulivieri, che abitavano invece nella frazione di Le Mura, a diversi chilometri dal capoluogo. In realtà la cosa non è così semplice, perché l'altra mia nonna che si chiamava Bertini era anche lei nata a Le Mura, e come una parte degli Ulivieri proveniva da San Miniato, ora in provincia di Pisa ma all'epoca nella provincia di Firenze.
Se c'è una cosa guardando a tutto quello che ho fatto a partire dall'università in poi, cioè da Siena nel 1990, che è stata il filo conduttore in questi anni, è l'attenzione alla memoria, che a un certo punto è diventata persino ossessiva. Il fatto di registrare tutto, o almeno il più possibile, di tutto quello che passava, è stato proprio con questo intento, cioè di fermare o trattenere il più possibile evitando che si perdesse, perché questa mi sembrava la cosa più logica e sensata da fare. Di conseguenza, una parte del mio sito personale è più che giusto che si chiami così, come a segnare la relazione che ho con loro, con gli Ulivieri e gli Scardigli, rispetto ai quali sto all'altro capo del filo delle vicende e degli eventi, filo che cerco anche in questo modo di tenere il più stretto possibile.