Un racconto dal libro

Un racconto del libro “Le ventiquattr’ore”, per dare una idea del lavoro che ho fatto. In realtà non è così semplice perché gli stili dei 24 racconti sono tutti differenti gli uni dagli altri o perlomeno, questa era l’intenzione. Quindi un racconto che sia rappresentativo di tutto il libro non c’è. Potrei mettere parti di diversi racconti e sicuramente sarebbe la cosa migliore, per dare una idea. Intanto, metto in pdf un racconto intero, di lunghezza media.

Ambientato a Arezzo, tra la fine degli anni novanta e la fine del primo decennio del duemila.

Le ventiquattr’ore - racconto 18 - pdf




Bilancio

Aggiornamento 2024
Questo blog arriva dopo tutta una serie di spettacoli teatrali, video, documentari, testi e altre cose, che in forme diverse e con risultati differenti porto avanti dal 1991. Ce n’è di che fare un bilancio, aggiornato adesso al 2024, e partendo da questo impostare i prossimi lavori.
Negli ultimi anni ho ripreso il teatro, che avevo lasciato da parte negli anni Duemila. Nello specifico sono stati fatti tre spettacoli al Caffè degli Artigiani a Firenze. Un monologo, “La minestra di fagioli”, si potrebbe definire una commedia ma con un solo attore. Uno spettacolo di cabaret, “Zold out”, anche questo da solo. Uno spettacolo in forma di festa dai tratti surreali, il “Principato della Passera”, dove ho coinvolto amici che lavorano e frequentano il Caffé degli Artigiani, poi replicato l’anno successivo. Sono stati tre spettacoli dove mi sono cimentato in forme teatrali che da molto tempo avevo voglia di provare. Sono questi e altri spettacoli ancora in lavorazione, da ripetere o da fare, ma ho fermato tutto dopo l’inizio della pandemia.
La pausa nell’attività teatrale è servita per finire il libro “Le ventiquattr’ore”. All’inizio, era uno dei tanti progetti, cominciato a Parigi nel 2003 appena ho avuto a disposizione un computer portatile, ma poi ha preso sempre più spazio, fino a allargarsi in un lavoro importantissimo per l’impegno che ha richiesto e il tempo che ci ho dedicato. Il risultato è un libro di 600 pagine con ventiquattro racconti, ambientati in vari luoghi e tempi, dagli anni ottanta al 2020. Il libro è stato presentato al Caffè degli Artigiani a luglio del 2023, quindi dopo circa venti anni dalla stesura delle prime righe dei racconti. Ho tentato di dare una descrizione della realtà, sulla linea di quello che faccio nei video e nel teatro. C’è quindi una specie di ritratto di un’epoca, nelle intenzioni. Vuole essere un larghissimo affresco della mia e delle generazioni subito successive, con cui mi è capitato di dividere molto, a partire dall’università, avendo fatto molti anni fuori corso. Il libro è in vendita a 15 euro; chi è interessato può mandarmi una mail a albertobrogi@yahoo.it.
Il progetto che in questi anni, specie dopo aver finito il libro, mi ha occupato di più è la realizzazione di video, che sono finiti dentro “Materiale video senza titolo”. Questa esattamente come il libro, partita come iniziativa tra molte altre, ha finito per prendere uno spazio enorme e sostanzialmente nell’inglobare anche molti filmati che ho registrato, in vhs e altri formati, dal 1992 in poi, anno in cui ho comprato la prima telecamera. Ho messo online diversi video sull’Internet Archive, che per chi non la conoscesse è una sorta di biblioteca pubblica di internet, no profit, e quindi a disposizione di tutti gratuitamente per la visione, senza pubblicità. Si possono anche scaricare. Maggiori informazioni sul progetto alle pagine dedicate al Materiale video senza titolo su questo sito, qui
informazioni generali, qui link ai video con descrizioni in dettaglio.
Ho scritto una serie di altri testi, recensioni teatrali, e critiche sulla letteratura contemporanea, l’editoria e altri argomenti di cultura. Avrei dovuto scrivere più spesso e con continuità cose del genere, e pubblicarle anche qui in questo blog, che quindi avrebbe dovuto essere aggiornato spesso, ma la realizzazione dei video e la scrittura del libro in pratica hanno preso quasi tutto il tempo degli ultimi mesi. Diversi testi scritti li ho messi in formato pdf sull’archive. La parte di riflessione e di vera e propria critica teatrale cinematografica artistica eccetera, la considero parte integrante delle attività di intervento nelle arti, tanto che non vedo la differenza con il fare video teatro o la scrittura del libro “Le ventiquattr’ore”. La mia formazione è di storico delle arti, in particolare nella materia in cui mi sono laureato e cioè Storia del Teatro; sarei, o potrei essere, per la formazione che ho avuto, un critico teatrale, o un ricercatore di storia del Teatro. Peraltro, molto centrato sulla militanza; le insegnanti di Storia del Teatro con cui a Siena ho dato tre esami e la laurea, erano una critico militante oltre che storico del teatro, Lia Lapini; l’altra, oltre che storico del teatro, anche autrice di testi per il Teatro Povero di Monticchiello, sul quale mi sono laureato. Per me non cambia nulla: scrivere testi di analisi e di critica sul teatro il video l’arte in genere è semplicemente portare avanti lo stesso discorso dei video del teatro dei racconti eccetera, in un’altra forma.
Ci sono stati altri progetti importantissimi in questi anni. Il più importante è stata la realizzazione dei video per la parte di documentazione tramite filmati del libro di ricette storiche della mia famiglia scritto da mia madre, “Coccole di cipresso”. Sia in questo che nel suo libro precedente, di racconti sulla memoria della famiglia, “Candele di ghiaccio”, ho aiutato nella impaginazione e scrivendo anche le presentazioni. Ce li siamo stampati da soli, dato che nessuna delle case editrici che abbiamo contattato era interessata. Lo stesso ho fatto per il mio libro di racconti, in questo caso non ho nemmeno cercato una casa editrice dato che non ne volevo proprio sapere, i motivi stanno in
questo articolo.
Nel bilancio ovviamente vanno anche le cose che ho fatto anni fa; ho messo su moltissime iniziative, spettacoli, scritti, video, che non rientrano nella lista riportata sopra; ci sono gli spettacoli realizzati negli anni novanta, di cui ci sono documentazioni video, il fotogramma sotto viene per esempio da uno spettacolo del 1993.


Angelica, Augusta

Prove di “Angelica, Augusta”, atto unico rappresentato a Siena negli anni ’90, nello spettacolo intitolato “Sei atti unici”. Nella foto, a sinistra Eduardo (Santoro)